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La ricerca mostra che tre tazze di caffè al giorno fanno bene alla nostra salute

La ricerca mostra che tre tazze di caffè ogni giorno sono buone 
per la nostra salute
Le persone che bevono 3-4 tazze di caffè ogni giorno hanno maggiori probabilità di notare benefici per la salute che danno e sperimentano minori rischi di malattie cardiache e morte prematura rispetto a quelli che non bevono affatto caffè, secondo gli scienziati.
La ricerca, che ha raccolto prove di oltre 200 studi precedenti, ha anche scoperto che il consumo di caffè era collegato a rischi minori di diabete, malattie del fegato, demenza e alcuni tipi di cancro.
Da 3 a 4 tazze di caffè al giorno conferiscono il beneficio più significativo, secondo gli scienziati, fatta eccezione per le donne in gravidanza o che hanno un rischio maggiore di soffrire di fratture.
Il caffè è tra le bevande più consumate al mondo. Per comprendere meglio i suoi effetti sulla nostra salute, Robin Poole, uno specialista di salute pubblica presso l'Università di Southampton, ha guidato un gruppo di ricerca in una "rassegna a ombrello" di 201 studi basati su ricerche osservazionali e 17 studi basati su studi clinici in tutti i paesi e le impostazioni.
Le "recensioni sugli ombrelli" combinano le precedenti analisi raggruppate per fornire un riepilogo più preciso delle diverse ricerche sull'argomento specifico.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista medica britannica BMJ 
e ha concluso che "il consumo di caffè sembra sicuro nei normali modelli di consumo".
Bere caffè era coerentemente collegato a un minor rischio di morte per tutte le cause. La maggiore riduzione del rischio relativo di morte prematura è stata osservata nelle persone che consumano 
tre tazze di caffè al giorno, rispetto ai bevitori che non bevono caffè.
Bere più di tre tazze al giorno non era collegato al danno, ma 
i benefici erano meno pronunciati.
Il caffè era anche correlato a un minor rischio di diversi tipi di cancro, tra cui la prostata, l'endometrio, il cancro della pelle e del fegato, e anche il diabete di tipo 2, i calcoli biliari e la gotta, secondo i ricercatori. Il beneficio più significativo è stato notato 
per le condizioni del fegato come la cirrosi epatica.
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